Quanto dura la cassa integrazione?

La cassa integrazione guadagni ha una durata variabile in base al tipo di ammortizzatori sociali cui fa appello un’azienda in situazione di difficoltà. Scopri quanto dura la cassa integrazione e chi ne può beneficiare.

La cassa integrazione guadagni è una misura straordinaria concessa alle imprese che attraversano una crisi aziendale temporanea e improvvisa. In base al settore di appartenenza e alle ragioni che spingono un’azienda a richiedere questo sussidio per i propri dipendenti, l’azienda può richiedere un sussidio di integrazione guadagni, erogato al lavoratore dall’INPS.

Esistono tre tipi di cassa integrazione cui un’azienda può fare appello, in base alle circostanze e settore industriale: la cassa integrazione ordinaria, la cassa integrazione straordinaria e la cassa integrazione in deroga. La durata massima complessiva della cassa integrazione non può superare i 24 mesi in un quinquennio mobile.

Quanto dura la cassa integrazione ordinaria

Per capire meglio come funziona e a chi spetta la cassa integrazione e bene capire la differenza che c’è tra i tre tipi di cassa integrazione. La CIGO, cassa integrazione ordinaria, si può richiedere nel caso in cui si verificano eventi temporali che in nessun modo possono attribuirsi al datore di lavoro o ai lavoratori, come nel caso di calamità naturali o crisi del mercato.

La CIGO è erogata al massimo per 13 settimane ed è prorogabile fino a un totale di 52 settimane. Questo tipo di trattamento può durare per 3 mesi consecutivi o per 12 mesi in due anni se non continuativo.

Cassa integrazione straordinaria: quanto dura?

La Cassa Integrazioni Straordinaria (o CIGS) aiuta le imprese a far fronte a eventi aziendali strutturali, come una crisi aziendale, un cambio di investimenti, una riorganizzazione o riconversione dell’attività.

La durata del trattamento di CIGS varia in base al presupposto che ha condotto l’azienda a farne richiesta:

  • Risanamento aziendale con prospettiva di un proseguimento dell’attività e alla salvaguardia dei lavoratori: 12 mesi
  • Riorganizzazione strutturale con un piano di interventi ed investimenti definito: 24 mesi
  • Contratto di solidarietà con una riduzione media oraria non superiore al 60 per cento dell’orario dei dipendenti : 24 mesi con la possibilità che sia erogata per 36 mesi.

Cassa integrazione in deroga e Coronavirus

Per effetto del primo decreto Cura Italia per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus in Italia, la cassa integrazione in deroga viene estesa a tutti i tipi imprese di tutti i settori produttivi, su tutto il territorio nazionale, che non abbiano accesso agli ammortizzatori ordinari. Con questo intervento possono accedere alla cassa integrazione tutti i datori di lavoro, anche per aziende con meno di cinque dipendenti, per un totale di 9 settimane.

Grazie al decreto firmato il 16 marzo 2020, i lavoratori dipendenti potranno ricevere un aiuto dell’INPS durante il periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020. Anche in questo caso, l’indennità prevista equivale all’80% del salario.

Chi può chiedere la cassa integrazione?

Vediamo qualche informazione in più su quanto si guadagna in cassa integrazione e chi può farne richiesta. Hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria tutti i lavoratori dipendenti con un’anzianità di lavoro di almeno 90 giorni alla data in cui l’impresa fa domanda di ammortizzatori sociali.

Quando scatta la cassa integrazione, se il datore non può provvedere al versamento dei contributi, allora e l’INPS a versare dei contributi figurativi, ovvero attingendo dai finanziamenti pubblici, per permettere ai lavoratori di continuare a percepire i contributi necessari a percepire una pensione.