Quanti tipi di rime ci sono?

Sai quante rime esistono? Ecco quali sono tutti i tipi di rime che sono stati usati e si usano ancora oggi nella letteratura italiana.

Quante rime esistono in poesia

Cruccio di ogni studente, le rime sono una delle componenti fondamentali della poesia e della letteratura italiana. Sai cos’è una rima? Con rima si intende la somiglianza nel suono finale di due parole, in base alla sillaba su cui poggia l’accento tonico, ed è un tratto caratteristico della metrica italiana.

Ogni poesia è composta da versi che si racchiudono in strofe. Il numero di versi viene organizzato secondo uno schema di rime che ne scandisce il ritmo e l’intensità.

Quante rime ci sono?

Non serve essere un amante di Gli schemi di rime sono circa dieci, ma i più comuni sono sicuramente quelli elencati di seguito.

1. Rima baciata (AABBCC)

Si verifica quanto l’ultima parola di un verso rima con il successivo, per distici. È la rima amata dai bambini con i classici “sole/piove”, “asciutto/prosciutto”, “mare/dare”.

2. Rima alternata (ABAB)

La rima alternata collega versi alterni ed è comune nei sonetti e nei poemi epico cavallereschi, come quelli dell’Ariosto. Un esempio di rima alternata è “A Zacinto” di Ugo Foscolo:

Né più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
Del greco mar da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di colui che l’acque

3. Rima incatenata (ABA BCB CDC…)

È anche nota come terzina dantesca poichè è Dante Alighieri a farne grande uso nella Divina Commedia. Un esempio è “L’aquilone” di Giovanni Pascoli:

C’è qualcosa di nuovo oggi nel sóle,
anzi d’antico: io vivo altrove, e sènto
che sono intorno nate le viòle.
A Son nate nella selva del convènto
dei cappuccini, tra le morte fòglie
che al ceppo delle quercie agita il vènto.
Si respira una dolce aria che sciòglie
le dure zolle, e visita le chièse
di campagna, ch’erbose hanno le sòglie

4. Rima incrociata (ABBA CDDC)

La rima incrociata lega il primo verso col quarto ed il secondo verso col terzo. Il primo e l’ultimo verso di ciascuna strofa, quindi, rimano tra loro. Un esempio sono i primi quattro versi di “Alla sua donna” di Alessandro Manzoni:

Se pien d’alto disdegno e in me securo
Alteramente io parlo e penso e scrivo
Oltre l’etate e il vil tempo in ch’io vivo,
E piacer sozzo e vano onor non curo.