Quanti ebrei c’erano in Italia prima della guerra?

La Seconda Guerra Mondiale è un periodo buio della storia europea. Sai quanti ebrei c’erano in Italia prima della guerra e quanti sono stati deportati?

Popolazione ebraica in Italia prima della guerra

La prima metà del Novecento è un periodo buio della storia dell’umanità perché è stato protagonista di due guerre che hanno coinvolto i paesi di tutto il mondo, anche indirettamente.

Nel secondo conflitto, iniziato dalla Germania nazista, sono stati coinvolte anche le popolazioni locali e nella maggior parte dei casi hanno subito le conseguenza di un occupazione brutale e spietata.
La tragedia che ha sconvolto il mondo alla fine della Seconda Guerra Mondiale è stata la scoperta dei campi di concentramento dove sono stati assassinati 6 milioni di ebrei da parte della Germania Nazista. Questo ha dato luogo ai processi di Norimberga contro i gerarchi tedeschi per crimini contro l’umanità.

Quanti erano gli ebrei che vivevano in Italia?

Nonostante l’impegno e la solidarietà internazionale, gli ebrei sterminati appartenevano a differenti paesi europei come Francia, Italia, Polonia e Germania. In particolare, nel nostro paese era presente una grande comunità ebraica che subì le conseguenze negative dell’occupazione tedesca. Adesso, scopriamo quanti ebrei italiani vivevano in Italia prima della guerra.

Prima dell’occupazione tedesca e dell’inizio della deportazione degli ebrei in Italia vivevano circa 46000 ebrei. Molti di questi erano cittadini italiani da molte generazioni, mentre soltanto 9500 di questi erano stranieri.

Quanti ebrei furono deportati dall’Italia?

Rispetto alla popolazione italiana, rappresentavano una piccola percentuale che non giustificava dei comportamenti antisemiti. Nonostante questo, il governo fascista emanò delle leggi antisemite creando una differenza che prima non esisteva tra i cittadini italiani.

Infatti, gli ebrei italiani non erano differenti dagli altri cittadini perché combatterono durante la grande guerra, facevano parte del partito fascista e ricoprivano delle cariche istituzionali.
Infine, molti puntarono il dito contro la ricchezza degli ebrei ma, di fatto, era infondata. Gli ebrei italiani appartenevano a tutte le classi sociali ed erano considerati al pari degli altri cittadini. Quindi, fu il governo fascista a creare una distinzione che prima non c’era e, di conseguenza, a far nascere una persecuzione sociale.