Quanti dialetti ci sono in Italia?

Ti sei mai chiesto quanti dialetti ci sono in Italia? Sono decisamente più delle regioni italiane, ma sai quanti dialetti abbiamo esattamente in Italia?

Quanti sono i dialetti italiani

L’Italia è uno degli stati dell’Unione Europea che si trova nella parte meridionale del vecchio continente. Si affaccia sul mar Mediterraneo e la maggior parte del territorio è considerato come una penisola in cui sono raccolti millenni di storia della civiltà umana.

L’Italia è frutto degli scontri e delle unioni dei popoli che l’hanno attraversata e governata, sin dal tempo degli antichi romani. Anche se politicamente si è unita nel1861, conserva ancora oggi uno spirito regionale caratteristico.

La divisione dei dialetti non corrisponde necessariamente a quella delle regioni: in alcuni casi si sono mantenute, mentre in altri sono scomparse con la forte alfabetizzazione avvenuto nel secondo dopoguerra e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa. Quindi, ad oggi, quante sono le regioni italiane e quanti dialetti si parlano in Italia?

Quanto dialetti si parlano in Italia?

Ogni regione italiana si caratterizza per elementi legati alla cucina, ai cibi o a particolari usanze. Non solo, anche il modo di parlare influenza il carattere delle persone e secondo l’atlante dell’Unesco relativo alle forme di parlare, in Italia ci sono ben 31 lingue.

Dal Nord al Sud, ci sono differenti dialetti che si affiancano all’italiano standard. Una cosa comune in tutta Italia è che le forme di parlare locali sono usate in famiglia mentre sul posto di lavoro o durante i viaggi si utilizza l’italiano tradizionale.
Questa grande varietà linguistica è dovuta ai percorsi storici delle varie regione. Nella Repubblica Italiana la lingua ufficiale è l’italiano, ma ci sono anche altre lingue territoriali ufficialmente riconosciute:

  1. Napoletano
  2. Siciliano
  3. Veneto
  4. Lombardo
  5. Piemontese
  6. Sardo
  7. Emiliano e Romagnolo
  8. Ligure
  9. Friulano

Nelle due regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige) la Costituzione prevede l’uso rispettivamente del francese e del tedesco.